Il parco è ubicato in un’area facilmente accessibile da molti Comuni del comprensorio, raggiungibile dalla strada provinciale che collega Altidona a Monterubbiano e non interferisce con altre attività limitrofe. La scelta di questo posto ha preso in considerazione i bisogni fisiologici del cane, in quanto si trova in una situazione di isolamento ben collegata ai centri abitati, lontano da inquinamento ambientale ed acustico, tenendo presente la sensibilità dell’udito e dell’olfatto del cane, che sono stimoli estremamente negativi che incidono sul livello di stress.

Caratteristica principale del parco è il verde: il complesso è completamente immerso nella natura, sia per poter soddisfare al meglio i bisogni etologici del cane, sia per rendere la struttura un luogo esteticamente piacevole, dove le persone entreranno volentieri.

Il perimetro esterno del parco è delimitato da una recinzione, al fine di impedire ai cani di scavalcare. In tutta la zona perimetrale dove si trovano i box, ci sono alberi ad alto fusto per garantire ombra e fresco ai cani; tutte le aree del parco, sono ricoperte di manto erboso, accuratamente rasato per evitare infestazioni di parassiti e lasciare alle persone l’idea di luogo piacevole e curato.

Al fine di permettere un’integrazione sempre maggiore del Rifugio all’interno della comunità, si è tenuto conto anche delle esigenze di chi usufruisce e rende viva la struttura, da una parte gli operatori e volontari del Rifugio, dall’altra il pubblico e chiunque si avvicini ad esso per qualsiasi motivo, realizzando aree di accoglienza e strutture prive di barriere architettoniche che offrono alla Comunità differenti servizi.

 

 

Nella prima zona del parco, infatti troviamo:

  • ingresso (1) e due aree di parcheggio (2) sia per il personale che per i visitatori.
  • un’area verde attrezzata e recintata (3), per lo svolgimento della pet therapy, rieducazione e riabilitazione canina, e dog agility; ma anche uno spazio dove organizzare eventi e fare informazione;
  • quattro strutture di servizio:
    (4) ufficio adozioni e spogliatoi per gli operatori.
    (5) locale riservato sia all’attività di sanità pubblica veterinaria che all’attività del medico veterinario responsabile della struttura e locale toelettatura esclusivamente per i cani del rifugio.
    (6) struttura adibita al deposito per alimenti e attrezzature con cucina per i cani.
    (7) sede della Fondazione adibita a locali dove si potranno svolgere seminari, corsi, accogliere le scuole e svolgere qualsiasi tipo di attività culturale.
    In tale struttura verranno svolte discipline educative come la Zooantropologia, didattica che utilizza moduli educativi innovativi per far conoscere le peculiarità degli animali e dell’ambiente (in questo caso del cane) sottolineando le caratteristiche straordinarie, proprie degli animali, che li rendono eccellenti in ambiti addirittura preclusi all’uomo. Allo stesso modo, grazie alla referenza animale in grado di suscitare emozioni e sensazioni, si costruiranno esperienze capaci di lasciare un messaggio educativo importante. Le attività si svolgeranno contemporaneamente con bambini e genitori per costruire una consapevolezza comune nel gruppo famiglia, con lo scopo di portare a tutti il messaggio dell’importanza del mondo animale nella definizione stessa del nostro essere “esseri umani”. La realizzazione di queste iniziative servirà per dimostrare come il ruolo stesso di una struttura (rifugio) per molto tempo considerata ai margini della società possa diventare il fulcro della rinascita, del pensiero empatico, nonché un luogo punto di riferimento per la collettività dove professionisti ed esperti del settore mettono le loro capacità al servizio della comunità.

Separata dal resto del parco da recinzione e siepi (8), si trova l’area destinata alla custodia dei cani, usando strutture chiuse con box prefabbricati (9)-(15). Tale area, è stata suddivisa in vari settori per ospitare tipologie differenti di cani e i box saranno posizionati in base alle diverse necessità, avremo i box destinati ai cuccioli, ai cani anziani, per i cani adottabili, per i cani difficilmente adottabili e per i cani con disturbi di socializzazione. La capienza totale del parco è di 106 cani.
La realizzazione dei box si è basata sui requisiti imposti dall’art. 3 del Regolamento regionale 13/11/2001 n. 2, attuazione della Legge regionale n. 10 del 20/01/1997 “Norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo” che prevede una superficie complessiva minima fra coperto e scoperto per capo adulto di 8 m2 per singolo capo aumentabili di 4 m2 per ogni capo successivo.

Tutti i box, da un punto di vista tipologico, sono composti da tre zone: la “zona coperta”, luogo tranquillo e protetto dove i cani possono riposarsi e trovare rifugio e sicurezza, dove sono presenti cucce rialzate da terra, la “zona ombreggiata” con reti frangisole e la “zona scoperta”.

L’accesso ad ogni box avviene con un sistema di sicurezza a doppio ingresso per non permettere la fuga dei cani nel momento in cui l’operatore vi acceda. Ogni box è dotato di quattro ciotole per il cibo, una ogni cane per evitare conflitti e tensioni ed una per l’acqua con un sistema galleggiante che rifornisce acqua nel momento in cui il livello si abbassa, in modo da garantire sempre acqua fresca e pulita ed evitare i ristagni.

In tutti i box vi è un’illuminazione per almeno 12 ore al giorno che inibisce la proliferazione di elementi nocivi come i roditori, insetti, microbi e funghi; e in alcuni, dove se ne riterrà necessario in funzione dell’età e della razza, verrà istallato un sistema di riscaldamento con lampade infrarossi che non provocano bruciature e riscaldano prima i cani e poi l’aria dell’ambiente.

Nella zona opposta ai box sono ubicate le zone di sgambamento (16)-(20) , dove i cani trascorreranno in modo alternato una parte della loro giornata.

 


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